Il meridiano di Greenwich è il circolo massimo meridiano avente per convenzione longitudine pari a zero. Ľosservatorio reale di Greenwich, conosciuto come osservatorio di Greenwich, è un osservatorio astronomico che si trova nel sobborgo londinese di Greenwich.
Meridiano di Greenwich, storia
Dicearco da Messina, che per primo abbozzò l’idea delle coordinate geografiche, usò come meridiano fondamentale quello dell’isola di Rodi e tale riferimento fu seguito anche da Ipparco di Nicea. Marino di Tiro e Claudio Tolomeo scelsero invece il punto più occidentale delle terre emerse, ovvero le isole Fortunate (attuali Canarie).
A partire dal Cinquecento le potenze marittime europee scelsero per la redazione dei diari di bordo e delle carte nautiche un meridiano fondamentale che fosse comodo per loro: l’isola di Terceira nelle Azzorre per il Portogallo, Toledo per la Spagna, i cosmografi fiamminghi e olandesi presero a riferimento l’isola di El Hierro nelle Canarie, allora chiamata Ferro.
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Quando la Francia intraprese anch’essa le esplorazioni oceaniche, Luigi XIII riunì nell’aprile 1634 una conferenza di cartografi e astronomi di tutta Europa perché stabilissero un unico riferimento. Essi, sancendo una tradizione che risaliva a Tolomeo, scelsero di adottare il Meridiano dell’Isola del Ferro (Isole Canarie), che venne allora definito per convenzione come il meridiano 20° a ovest di Parigi (17° 39′ 46″ a ovest di Greenwich).
Nel 1718 i Cassini tracciarono il Meridiano di Parigi (2° 20′ 14″ a est di Greenwich) in base al quale redassero la prima carta topografica della Francia.
Nel 1738 la Gran Bretagna adottò il Meridiano di Greenwich, non solo per le carte topografiche, ma anche per quelle nautiche. Nel 1848 si stabilì che in tutto il Regno Unito era valida l’ora di Greenwich: in tutto il paese era mezzogiorno nel momento in cui il sole era allo zenit sulla longitudine di quello che sarebbe divenuto il meridiano zero. Gli uffici delle poste ebbero il compito di comunicare via telegrafo quando avveniva questo evento, in modo che tutte le città potessero regolare i loro orologi pubblici.
Quasi tutte le nazioni adottarono un proprio meridiano primo per redigere le carte topografiche nazionali: l’Italia adottò il Meridiano di Monte Mario a Roma e Pisa, il Portogallo Lisbona, la Spagna Madrid, il Belgio Bruxelles, la Svizzera Berna, la Norvegia Cristiania (odierna Oslo), la Danimarca Copenaghen, la Svezia Stoccolma, la Polonia Varsavia, la Romania Oradea, la Russia San Pietroburgo, gli Stati Uniti Filadelfia e Washington, D.C.; il Brasile Rio de Janeiro (43° 10′ 19” W); l’Egitto Alessandria (29° 53′ E); l’Impero Ottomano Gerusalemme; l’India Ujjain; il Giappone Kyoto.
La Germania e l’Impero austro-ungarico continuarono a usare il Meridiano dell’Isola di Ferro fino all’introduzione del Meridiano di Greenwich.
Negli atlanti le alternative seguite erano solo tre: il Meridiano dell’Isola di Ferro, il Meridiano di Parigi e il Meridiano di Greenwich. In molti atlanti gli stessi meridiani in alto erano numerati secondo l’Isola del Ferro e in basso secondo Parigi, o viceversa.
Il meridiano dell’Isola di Ferro perse credibilità quando ci si rese conto che esso non passava esattamente a 20° ovest rispetto a Parigi, bensì a 20° 29′ 5″. E allora vi fu una competizione fra Parigi e Greenwich, che fu vinta da quest’ultima.
Osservatorio di Greenwich, Londra: dove si trova, mappa e come arrivare
In treno: le stazioni vicine sono Greenwich DLR e la stazione ferroviaria (20 minuti a piedi), Cutty Sark DLR (15 minuti a piedi), la stazione ferroviaria di Maze Hill (15 minuti a piedi) e la stazione ferroviaria di Blackheath (20 minuti a piedi).
In bus: gli autobus 53, 54, 202 e 380 ti porteranno all’Osservatorio Reale (Royal Observatory)
Parcheggio (se arrivi in auto): c’è un parcheggio presso il National Maritime Museum in Park Row a Greenwich che può essere utilizzato dai visitatori del Royal Observatory. Le tariffe partono da £3 per un’ora fino a £15 per il parcheggio tutto il giorno.
In barca: puoi anche fare una gita in barca lungo il Tamigi fino al Greenwich Pier.
Prezzi del biglietto d’ingresso e orario
Online: adulti £13,50, bambini £5,85
Acquisto in biglietteria: adulti £15, bambini £6,50
Il prezzo del biglietto include l’ingresso all’Osservatorio Reale, alla Meridian Line e ai musei gratuiti.
Orari di apertura:
Lunedì: 10–13
Martedì: 10–17:30
Mercoledì: 10–17:30
Giovedì: 10–16
Venerdì: 10–16
Sabato: 10–15
Domenica: Chiuso
Storia dell’Osservatorio o Royal Observatory Greenwich
L’Osservatorio Reale venne fondato nel giugno del 1675 da Carlo II, re d’Inghilterra. Quasi contemporaneamente (il 4 marzo 1675) il sovrano nominò John Flamsteed a capo dell’osservatorio conferendogli il titolo di Astronomo reale «per applicarsi con massima cura e diligenza al rettificare le tavole dei moti dei cieli, e le posizioni delle stelle fisse, affinché scoprisse la tanto desiderata longitudine dei luoghi per il perfezionamento dell’arte della navigazione».
L’obiettivo originario dell’osservatorio era quello di risolvere il problema della determinazione della longitudine delle imbarcazioni che si trovavano al largo, considerata fondamentale per una stazione marittima del Seicento. John Harrison nel 1753 fabbricò il cronometro H4, un orologio a cipolla di 12 cm di diametro basato su una ruota a bilanciere compensata termicamente, e vinse il premio istituito dall’ammiragliato Britannico per la risoluzione del problema della longitudine.
Fu in riconoscimento di questa funzione storica che nel 1884 la Conferenza internazionale dei meridiani nominò il meridiano che passa per la cupola dell’osservatorio di Greenwich come meridiano fondamentale per la determinazione della longitudine di ogni punto sulla superficie terrestre.
È, inoltre, al tempo del meridiano di Greenwich che si fa riferimento quando si vogliono riportare a una determinazione di tempo unica, fenomeni osservati in luoghi diversi. Leggi anche che ore sono a Londra?
Nel XX secolo, l’osservatorio è diventato un centro importante anche per l’astrofisica ed ha gestito il telescopio Herschel sino al 1998.
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Nascita del meridiano
Nel corso della seconda metà dell’Ottocento la diffusione delle navi a vapore e l’aumento dei trasporti marittimi, insieme a quella delle linee ferroviarie internazionali, mostrarono che c’era una necessità sempre più globale di trovare un meridiano zero su cui tutti fossero d’accordo.
Questo “meridiano fondamentale” sarebbe stato utile non soltanto per unificare le carte nautiche, ma anche per avere un tempo universale di riferimento su cui calcolare tutti gli altri. Stabilendo un tempo universale – come lo chiamiamo oggi – sarebbe stato infatti possibile organizzare tutti quelli che oggi chiamiamo fusi orari semplicemente aggiungendo un certo numero di ore al tempo universale.
Quindi si decise di stabilire quale dovesse essere questo meridiano che era proprio l’obiettivo della Conferenza di Washington, promossa nell’ottobre del 1884 dall’amministrazione degli Stati Uniti. In quest’occasione venne definito da 41 delegati provenienti da 25 paesi, alla presenza del Presidente degli Stati Uniti d’America, il meridiano zero, ossia quello che passa per l’Osservatorio di Greenwich.
L’adozione di un unico sistema di meridiani a livello mondiale, in sostituzione dei diversi esistenti.
Il meridiano passante attraverso il più importante strumento di controllo del traffico dell’Osservatorio di Greenwich sarebbe stato il primo meridiano.
Tutte le longitudini, ad est e ad ovest, sarebbero state calcolate a partire da questo meridiano da 0° a 180°. Tutti i paesi avrebbero adottato la data universale.
Il giorno universale sarebbe cominciato alla mezzanotte di Greenwich e misurato su un orologio di 24 ore.
I giorni nautici e astronomici sarebbero cominciati ovunque alla mezzanotte convenzionale (di cui sopra).
Sarebbero stati supportati tutti gli studi tecnici finalizzati a regolamentare ed estendere l’applicazione del sistema decimale alla divisione del tempo e dello spazio.
La seconda risoluzione, che legava i meridiani a Greenwich, è stata approvata con 22 voti a favore e contrario solo Santo Domingo, oggi Repubblica Dominicana; non parteciparono Francia e Brasile. Infatti i francesi non adottarono il meridiano di Greenwich fino al 1911.
Località attraversate
Dal polo nord al polo sud, il meridiano di Greenwich attraversa i seguenti territori e paesi:
Mar Glaciale Artico (passa tra la Groenlandia e le isole Svalbard);
Oceano Atlantico settentrionale (prima mare di Norvegia e poi mare del Nord);
Regno Unito: vicino a Grimsby, Boston, Cambridge, Londra (Greenwich), tra Brighton e Eastbourne;
Il canale della Manica;
Francia: Villers-sur-Mer vicino Le Havre, Caen, Argentan, Le Mans, tra Poitiers e Niort, tra Angoulême e Cognac, tra Bordeaux e Bergerac, tra Mont-de-Marsan e Auch, Tarbes, Lourdes
Spagna: tra Saragozza e Lleida, vicino a Castellón de la Plana, al largo di Valencia;
Mar Mediterraneo;
Algeria: passa a STIDIA vicino a Mostaganem (segnato sulla RN11), Mascara, tra Sidi Bel Abbes e Tiaret;
Mali;
Burkina Faso;
Togo;
Ghana: a Tema (nei pressi di Accra) e Yendi;
Oceano Atlantico meridionale;
Mare antartico;
Antartide (Terra della regina Maud).
Greenwich meridiano curiosità
La determinazione della orologi e cronometri di un luogo L rispetto a un luogo di riferimento R è possibile solo se si conosce l’ora locale del riferimento R quando però ci si trova nel luogo L, e solo quando è mezzogiorno nel luogo L, perché è l’unico momento della giornata in cui è possibile calcolare la posizione assoluta del sole, perché in quel momento esso raggiunge la sua massima altezza sull’orizzonte.
Ciò implica che solo quando fu inventato un modo per “trasportare” da un luogo ad un altro l’ora locale registrata in un luogo iniziale, divenne possibile calcolare la longitudine esatta dei vari luoghi sul pianeta. Ciò avvenne solo quando furono inventati orologi e cronometri meccanici, che andarono a sostituire le meridiane solari, le quali potevano fornire solo l’ora locale.
Per poter determinare la Altezza (astronomia) di un’imbarcazione (“punto-nave”), cioè la sua distanza angolare rispetto a un luogo, è indispensabile conoscere l’ora locale del luogo di partenza di riferimento, e misurare a che ora del luogo di riferimento il sole raggiunge, sulla nave, l’altezza massima, a mezzogiorno; ma a causa della natura instabile del sistema di riferimento costituito da una nave, soggetta a rollio e beccheggio, divenne possibile determinare la longitudine di una imbarcazione solo dopo che furono inventati orologi e cronometri che non si basassero più su meccanismi a pendolo, il cui periodo era alterato dai movimenti dell’imbarcazione, ma su meccanismi che potessero funzionare anche su sistemi di riferimento in movimento rotatorio, e che potessero quindi conservare durante tutto il viaggio in mare l’ora locale del luogo di riferimento.
Fonte: Wikipedia