Buckingham Palace è molto più di una semplice residenza reale: è il cuore pulsante della monarchia britannica, il simbolo dell’Inghilterra nel mondo e una delle attrazioni più visitate di Londra. Se stai pianificando una visita alla capitale inglese, non puoi perderti l’opportunità di esplorare questo magnifico palazzo che da secoli ospita la famiglia reale britannica.
In questa guida ti accompagnerò alla scoperta di tutto quello che c’è da sapere su Buckingham Palace: dove si trova e come arrivare, cosa vedere, quando e come visitarlo e come vivere al meglio questa esperienza unica.
Che tu sia un appassionato di storia, amante dell’architettura o semplicemente curioso di scoprire come vive la famiglia reale britannica, qui troverai tutte le informazioni necessarie per organizzare la tua visita.
Il palazzo di Buckingham, situato strategicamente nel cuore della Città di Westminster a Londra, è la residenza ufficiale del re Carlo III e edificio adibito a ricevimenti e cerimonie, visite dei capi di Stato ma anche un riferimento per tutti i turisti che ogni anno visitano la City, soprattutto per il celebre cambio della guardia.
Dove si trova Buckingham Palace?
Buckingham Palace si trova nel cuore di Londra, nell’area di Westminster, circondato da alcuni dei parchi più belli della città. Il palazzo è situato all’estremità occidentale di St. James’s Park, una delle aree verdi più eleganti di Londra, e si affaccia su Green Park a nord. L’indirizzo esatto è Buckingham Palace, London SW1A 1AA, Regno Unito.
L’indirizzo è Buckingham Palace, London SW1A 1AA, e la sua posizione strategica lo rende facilmente raggiungibile da qualsiasi parte della città, grazie anche alla famosa strada chiamata The Mall, un viale cerimoniale che collega Buckingham Palace a Trafalgar Square, creando una delle prospettive urbane più spettacolari di Londra.
La posizione centrale del palazzo ti permette di combinare facilmente la visita con altri luoghi iconici di Londra come Westminster Abbey, il Big Ben, le Houses of Parliament e St. James’s Palace.
Come arrivare a Buckingham Palace?
Raggiungere Buckingham Palace è semplice grazie alla eccellente rete di trasporti pubblici di Londra. Ti spiego le diverse opzioni disponibili, così potrai scegliere quella più comoda per te.
In metropolitana
La metropolitana di Londra è il modo più efficiente per raggiungere Buckingham Palace. Hai ben quattro stazioni tra cui scegliere, tutte situate a circa 10 minuti a piedi dal palazzo:
- Victoria Station è probabilmente la più comoda, servita dalle linee Victoria, District e Circle. Da qui ti basterà una passeggiata di circa 10 minuti per raggiungere il palazzo;
- Green Park Station, sulla linea Piccadilly, Victoria e Jubilee, ti porta direttamente nel cuore del quartiere di Westminster e puoi camminare attraverso Green Park per arrivare a Buckingham Palace;
- St. James’s Park Station, sulle linee District e Circle, ti lascia praticamente alle porte del palazzo. Il percorso a piedi ti porterà attraverso alcuni dei panorami più fotografati di Londra;
- Hyde Park Corner, sulla linea Piccadilly, è perfetta se prima di visitare il palazzo vuoi fare una passeggiata ad Hyde Park.
In autobus
Le linee 11, 211, C1 e C10 fermano direttamente su Buckingham Palace Road e la stazione dei bus Victoria Coach Station è a circa 10 minuti a piedi.
In treno
Se arrivi da fuori Londra, la stazione ferroviaria più vicina è London Victoria, situata a soli 10 minuti a piedi dal palazzo. Questa stazione è collegata con molte città del sud dell’Inghilterra e rappresenta un hub importante per i collegamenti internazionali.
A piedi
Se alloggi nel centro di Londra, raggiungere Buckingham Palace a piedi può trasformarsi in un’esperienza piacevole, per visitare altri luoghi di interesse lungo il percorso; da Covent Garden impiegherai circa 25 minuti attraversando alcuni dei quartieri più affascinanti della città, mentre da Piccadilly Circus la distanza si riduce a 15 minuti di camminata.
Come visitare Buckingham Palace: orari, prezzi e biglietti
Solitamente è possibile visitare le State Rooms di Buckingham Palace durante la stagione estiva; quest’anno l’apertura è prevista dal 10 luglio al 28 settembre 2025 – 7 giorni su 7 durante luglio e agosto, mentre a settembre chiude il martedì e il mercoledì.
Gli orari di apertura di Buckingham Palace variano leggermente: da luglio ad agosto l’apertura è dalle 9:30 alle 19:30 (ultimo ingresso ore 17:30), mentre a settembre gli orari si riducono dalle 9:30 alle 18:30 (ultimo ingresso ore 16:30).
- 10 luglio – 31 agosto 2025: apertura 09:30, ultima ammissione 17:30, chiusura 19:30;
- 1 – 28 settembre 2025: apertura 09:30, ultima ammissione 16:30, chiusura 18:30.
I dettagli possono variare da anno a anno, quindi è consigliabile verificare le informazioni aggiornate sul sito ufficiale della Royal Collection Trust, l’ente responsabile delle visite turistiche ai palazzi reali.
Al momento i prezzi del biglietto d’ingresso per visitare Buckingham Palace sono i seguenti:
- Adulti: £32 acquisto anticipato, £35.00 il giorno stesso;
- Giovani (18-24 anni): £20.50 acquisto anticipato, £ 22.50 il giorno stesso;
- Bambini (5-17 anni): £16.00 acquisto anticipato, £ 17.50 il giorno stesso;
- Disabili: £16.00 acquisto anticipato, £17.50 il giorno stesso;
- Minori di 5 anni: Gratuito.
Ti consiglio vivamente di prenotare in anticipo il biglietto non solo per risparmiare, ma anche per garantirti l’ingresso. I biglietti tendono a esaurirsi rapidamente, specialmente durante i weekend e i mesi di luglio e agosto.
Il tuo biglietto include una guida multimediale disponibile in 9 lingue, compreso l’italiano, che ti accompagnerà attraverso tutte le sale con spiegazioni dettagliate sulla storia, l’arte e l’architettura del palazzo. Nel 2025, potrai anche visitare la mostra speciale “The King’s Tour Artists” nella Sala da Ballo del palazzo.
L’ingresso principale per Buckingham Palace si trova su Buckingham Gate; è fondamentale arrivare esattamente all’orario indicato sul tuo biglietto, non prima. All’arrivo dovrai superare un controllo di sicurezza simile a quello aeroportuale.
Ricorda che non è permesso fotografare all’interno del palazzo, quindi preparati a immortalare questi momenti solo con la memoria.
Visite guidate invernali
Durante i mesi da novembre a maggio, Buckingham Palace offre visite guidate in piccoli gruppi in date selezionate. Queste visite durano circa 1 ora e 45 minuti e partono a orari diversi dalle 10:30 alle 16:00.
Storia di Buckingham Palace: le origini del sito
Molto prima che Buckingham Palace diventasse il simbolo della monarchia britannica, il territorio su cui sorge aveva una storia ben diversa. Durante il periodo medievale, quest’area faceva parte del vasto maniero di Ebury, conosciuto anche come Eia, caratterizzato da terreni prevalentemente paludosi attraversati dal piccolo torrente Tyburn, le cui acque scorrono tuttora sotto le fondamenta del palazzo moderno.
La geografia del luogo determinò la nascita di un piccolo insediamento chiamato Eye Cross, sviluppatosi proprio dove il torrente poteva essere attraversato più facilmente a piedi, in un punto chiamato Cow Ford. Questo dettaglio geografico apparentemente insignificante avrebbe influenzato per secoli lo sviluppo di tutta l’area circostante.
Il controllo di questi terreni passò attraverso diverse mani illustri della storia inglese. Durante gli ultimi anni del periodo sassone, le terre appartennero a figure di spicco come Edoardo il Confessore e Edith del Wessex. Con l’arrivo dei Normanni nel 1066, Guglielmo il Conquistatore prese possesso di queste proprietà, affidandole successivamente a Geoffrey de Mandeville, che a sua volta le cedette ai monaci dell’Abbazia di Westminster.
L’ingresso nella storia reale
Il regno turbolento di Enrico VIII portò trasformazioni decisive anche per il futuro sito di Buckingham Palace. La sua fame di proprietà e controllo lo spinse prima a impossessarsi dell’Ospedale di San Giacomo nel 1531, destinandolo a diventare la futura residenza di St James’s Palace e nel 1536 del maniero di Ebury. Con questa mossa le terre tornavano sotto il controllo diretto della monarchia, creando le premesse per quello che sarebbe diventato il cuore dell’Impero britannico.
Paradossalmente, proprio quando il sito tornava sotto il controllo reale, l’antico villaggio di Eye Cross stava vivendo un periodo di declino e abbandono. Il re Giacomo I, sempre alla ricerca di nuove entrate finanziarie, decise di vendere gran parte dei possedimenti della Corona e mantenere una porzione di terreno di circa quattro acri dove stabilì una piantagione specializzata di gelsi, destinata all’allevamento di bachi da seta. Questo giardino, situato nell’area che oggi corrisponde al lato nordovest del palazzo, rappresentava un tentativo di introdurre in Inghilterra l’industria della seta.
I primi edifici e le grandi trasformazioni
Durante il regno di Giacomo I, il destino di quest’area iniziò a delinearsi più chiaramente. Anche se il re vendette parte dei beni della Corona per raccogliere fondi, mantenne una porzione del terreno per creare un giardino di circa 16.000 metri quadrati. Questo spazio verde era dedicato alla coltivazione di gelsi, essenziali per l’allevamento di bachi da seta, un’attività economica molto promettente per l’epoca.
Il primo vero edificio significativo fu costruito intorno al 1624 per volere di sir William Blake, una struttura acquisita successivamente da Lord Goring che dal 1633 iniziò un ambizioso progetto di espansione.
La proprietà passò poi nelle mani di Henry Bennet, primo conte di Arlington, nel 1640. Tuttavia, la storia di questo primo palazzo ebbe una svolta drammatica nel 1674, quando un devastante incendio distrusse completamente l’edificio. Dalle ceneri di questa tragedia nacque Arlington House, costruita l’anno seguente nella zona che oggi corrisponde al lato meridionale del palazzo attuale.
L’era di Buckingham House
La vera trasformazione iniziò nel 1698, quando John Sheffield acquisì la proprietà. Quando Sheffield ricevette il titolo di duca di Buckingham e Normanby nel 1703, decise di costruire una residenza degna del suo nuovo rango. Buckingham House, progettata dall’architetto William Winde, rappresentava l’eleganza architettonica del tempo.
Il disegno scelto era imponente ma equilibrato: un corpo centrale disposto su tre piani affiancato da due ali adibite al servizio più discrete. Questa configurazione creava un insieme armonioso che combinava grandiosità e funzionalità, stabilendo un precedente per la futura evoluzione del palazzo.
Nel 1762, Re Giorgio III acquistò Buckingham House da sir Charles Sheffield, per la considerevole somma di 21.000 sterline, includendo anche i giardini dei gelsi, appartenente fino a quel momento alla famiglia reale.
La residenza della Regina Carlotta
Sotto la nuova proprietà reale, l’edificio acquisì una nuova identità e un nuovo nome: The Queen’s House. Giorgio III aveva destinato questa residenza come dimora privata per la sua famiglia e per la regina Carlotta.
Dal 1762 iniziò una fase di profondi rinnovamenti che trasformarono radicalmente l’aspetto e la funzionalità dell’edificio. L’affetto che la regina Carlotta sviluppò per questa dimora raggiunse un livello tale che il Parlamento britannico, riconoscendo questo legame speciale, decise nel 1775 di formalizzare la sua dedizione attraverso un atto ufficiale. In cambio della cessione dei suoi diritti su Somerset House, Carlotta ottenne la proprietà completa di quella che era ormai universalmente chiamata The Queen’s House, un riconoscimento legislativo che elevava ufficialmente la residenza al rango di dimora personale della sovrana.
La dimora si arricchì di arredi che mescolavano tradizione e opportunismo storico. Mentre alcuni mobili arrivavano da Carlton House, altri furono acquisiti dalla Francia rivoluzionaria del 1789, quando il mercato si riempì di tesori aristocratici.
La visione ambiziosa di Giorgio IV
La scomparsa della regina Carlotta nel 1818, seguita due anni dopo da quella di Giorgio III, lasciò nelle mani del nuovo sovrano Giorgio IV un’eredità che andava ben oltre la corona: una residenza che lui immaginava trasformata in qualcosa di monumentale.
I primi interventi si limitarono a modifiche pratiche per adattare gli spazi al suo stile di vita, ma nel 1826 maturò una decisione che avrebbe cambiato per sempre il destino dell’edificio. Giorgio IV abbandonò l’idea di semplici migliorie e commissionò a John Nash, architetto di fama crescente, la creazione di un palazzo degno della grandezza imperiale britannica.
La struttura si sviluppava intorno ad un enorme cortile d’onore quadrato, con il vecchio edificio Buckingham House proprio al centro. La facciata principale fu realizzata in elegante pietra di Bath, arricchita da dettagli neoclassici di ispirazione francese che conferivano all’edificio un aspetto al tempo stesso maestoso e raffinato.
Una delle caratteristiche più spettacolari del progetto originale era l’arco in marmo che si ergeva dove oggi si trova l’ala orientale. Questo arco, ispirato all’Arco di Costantino a Roma e costato ben £34.450, doveva servire come ingresso di rappresentanza.
Le sfide economiche e i cambiamenti
Le spese si moltiplicarono oltre ogni previsione, obbligando Nash a sospendere i lavori nel 1829. La morte del re Giorgio IV l’anno seguente lasciò al successore Guglielmo IV un’eredità architettonica incompiuta e finanziariamente insostenibile. Per uscire da questo problema, il nuovo sovrano si rivolse a Edward Blore, professionista noto per la sua capacità di gestire progetti complessi senza sforare i budget.
Blore dimostrò immediatamente il suo pragmatismo: invece di demolire l’esistente, valorizzò il lavoro di Nash integrandolo con aggiunte che seguivano la stessa ispirazione stilistica, ma con maggiore coerenza e sobrietà decorativa. La sua supervisione permise di ultimare sia gli appartamenti ufficiali che quelli semi-privati, creando ambienti che rispecchiavano perfettamente la personalità più misurata di Guglielmo IV e della sua consorte Adelaide.
Paradossalmente, tutto questo impegno non convinse mai il sovrano a eleggere il palazzo come sua dimora principale. L’episodio più significativo di questo distacco si verificò nel 1834, quando l’incendio che devastò Westminster spinse Guglielmo IV a proporre la sua residenza come sede alternativa per il Parlamento, offerta che venne tuttavia respinta dai parlamentari.
L’arrivo della regina Vittoria
Nel 1837, in seguito all’ascesa al trono della regina Vittoria, Buckingham Palace entrò finalmente nella sua era dorata. La giovane regina fu la prima a stabilirsi permanentemente nell’edificio, diventando così la prima vera abitante del palazzo completato.
Vittoria trovò un edificio caratterizzato da forti contrasti: alcune stanze erano sfarzose, decorate con oro e colori vivaci, mentre altre erano sorprendentemente spartane e poco adatte a un palazzo reale. I problemi pratici non mancavano: i caminetti producevano troppo fumo, costringendo spesso a tenere spenti i fuochi e lasciando la corte al freddo durante l’inverno.
La trasformazione con il Principe Alberto
Il matrimonio della regina con il principe Alberto nel 1840 segnò un punto di svolta nella gestione del palazzo. Alberto, con la sua mentalità organizzativa e la sua attenzione ai dettagli, si dedicò a riorganizzare completamente il personale e a correggere i numerosi difetti strutturali dell’edificio.
Finalmente, nel 1840, tutti i problemi principali furono risolti, ma la coppia reale si rese presto conto che l’edificio aveva dimensioni ben inferiori rispetto alle necessità di una famiglia reale in crescita.
Nel 1847, fu presa la decisione di edificare una ala completamente nuova che chiudesse completamente il quadrilatero centrale. Questo progetto fu affidato ancora una volta a Edward Blore, che incaricò Thomas Cubitt dell’esecuzione dei lavori.
Durante questo periodo di espansione, furono aggiunte anche la grande sala da ballo oltre ad alcune stanze di rappresentanza, progettate da Sir James Pennethorne.
Gli anni bui del palazzo e il periodo della rinascita
Il 1861 rappresentò uno spartiacque drammatico nella vita di Buckingham Palace: la scomparsa del principe Alberto trasformò la regina Vittoria in una vedova inconsolabile che voltò le spalle alla residenza dove aveva vissuto i momenti più felici del suo matrimonio. Il palazzo, testimone silenzioso di balli e ricevimenti sfarzosi, si svuotò improvvisamente della sua energia vitale quando la sovrana scelse l’auto-esilio nelle sue altre dimore: Windsor per gli impegni ufficiali, Balmoral per la solitudine scozzese, Osborne per i ricordi intimi.
Per quattro decenni, le magnifiche sale di rappresentanza echeggiarono di un silenzio innaturale, interrotto solo sporadicamente da visite forzate che la regina accettava malvolentieri sotto la pressione dei suoi consiglieri politici. Persino quando Vittoria si convinceva a fare ritorno nella capitale, il protocollo di corte rimaneva ancorato a Windsor, dove la figura perpetuamente enlutata della sovrana presiedeva cerimonie pervase da un’atmosfera di malinconia che contrastava stridente con lo splendore dorato del passato.
Il rinnovamento di Edoardo VII
L’incoronazione di Edoardo VII nel 1901 risvegliò Buckingham Palace, grazie al nuovo sovrano che incarnava lo spirito mondano dell’epoca: insieme alla regina Alessandra, aveva trascorso anni al centro della vita sociale più raffinata della capitale, circondato dal prestigioso entourage di Marlborough House che dettava le mode e i costumi dell’aristocrazia europea.
Questa rinascita sociale si tradusse immediatamente in una rivoluzione estetica degli interni. I principali ambienti di rappresentanza – dalla maestosa sala da ballo agli eleganti vestiboli, dallo scalone marmoreo alle gallerie di collegamento – furono completamente ripensati secondo i canoni della Belle époque. La scelta cromatica si concentrò su tonalità calde che trasformarono l’atmosfera del palazzo.
Questa metamorfosi decorativa non mancò di suscitare polemiche tra i puristi dell’architettura, che giudicavano il nuovo stile troppo elaborato rispetto all’eleganza neoclassica voluta da Nash. Tuttavia, il tempo ha dimostrato la solidità di quelle scelte estetiche: dopo più di un secolo, quegli interni continuano a rappresentare l’identità visiva di Buckingham Palace, testimoniando come l’audacia decorativa di Edoardo VII sia riuscita a creare un’eredità duratura.
I completamenti del XX secolo
Gli ultimi grandi lavori di ristrutturazione del palazzo furono realizzati durante il regno di Giorgio V. Nel 1916, Sir Aston Webb decise di ridisegnare completamente la facciata orientale, prendendo ispirazione dal lavoro di Giacomo Leoni per Lyme Park nel Cheshire. Questa nuova facciata, realizzata in pietra di Portland, fu progettata per servire da sfondo al Victoria Memorial, l’imponente statua dedicata alla regina Vittoria posta davanti all’ingresso principale.
L’avvento di Giorgio V nel 1910 inaugurò una nuova era caratterizzata da un approccio più contemplativo e istituzionale alla regalità. Dove suo padre Edoardo VII aveva privilegiato l’aspetto mondano e sociale della vita di corte, il nuovo sovrano ridefinì le priorità orientandole verso una dimensione più protocollare e cerimoniale. Questo cambio trasformò Buckingham Palace da salotto dell’alta società a tempio della tradizione monarchica, dove ogni evento veniva calibrato per sottolineare la sacralità dell’istituzione piuttosto che celebrare il piacere aristocratico.
La regina Maria dimostrò un raffinato senso estetico che trasformò il suo ruolo da semplice consorte a curatrice del patrimonio artistico della corona. Il suo intervento si articolò su due fronti complementari: da un lato il recupero conservativo di opere già presenti nelle collezioni reali, dall’altro l’arricchimento attraverso acquisizioni mirate di pezzi di eccezionale valore.
La sua visione si concretizzò anche nell’ammodernamento degli impianti e nell’introduzione di elementi decorativi di pregio, come dimostra la collocazione nella Sala dell’Inchino dei due eleganti camini firmati Benjamin Vulliamy e risalenti al 1810, esempi perfetti dello stile impero che caratterizzava il gusto dell’epoca.
Il periodo della Prima e Seconda Guerra Mondiale
Durante gli anni della Prima Guerra Mondiale, Buckingham Palace riuscì a evitare danni alla struttura, ma la vita al suo interno cambiò significativamente. Gli oggetti di maggior valore vennero trasferiti al castello di Windsor per sicurezza, mentre la famiglia reale rimase coraggiosamente al proprio posto.
Tra gli aneddoti più curiosi di quel periodo emerge una vicenda che illustra perfettamente l’assurdità di certe decisioni politiche in tempo di guerra. Il governo britannico convinse Giorgio V a trasformare la sua astinenza alcolica in una dichiarazione pubblica, sigillando teatralmente le cantine reali e rinunciando ufficialmente a qualsiasi bevanda per dare il buon esempio alla società. L’iniziativa si rivelò un clamoroso fallimento e il sovrano si consolava ogni sera con un bicchiere di porto.
Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale il palazzo fu bombardato ben sette volte, diventando un obiettivo dei nazisti che speravano di demoralizzare la nazione britannica colpendo questo simbolo della monarchia.
Un momento drammatico particolarmente significativo si verificò durante il mese di settembre del 1940, quando un pilota rimasto senza munizioni, prese la coraggiosa decisione di speronare un aereo nemico tedesco che stava tentando di attaccare il palazzo con un bombardamento. L’impatto distrusse entrambi i velivoli, ma miracolosamente sia Holmes che il pilota tedesco uscirono vivi dallo schianto, un atto di eroismo che valse al pilota britannico la nomina a Messaggero Reale.
L’era moderna e il palazzo ai giorni nostri
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Buckingham Palace ha continuato ad evolversi per adattarsi alle esigenze moderne. Nel 1938, il padiglione nord-occidentale progettato da Nash fu trasformato in una piscina.
Nelle sue dimensioni attuali, Buckingham Palace si presenta come un complesso architettonico di straordinaria ampiezza, ospitando ben 775 ambienti distribuiti secondo una gerarchia funzionale precisa. La struttura comprende 19 sale destinate alle cerimonie ufficiali, 52 appartamenti per la famiglia reale e ospiti di alto rango, mentre 188 locali sono riservati al personale di servizio. Completano questo microcosmo 92 spazi adibiti a uffici amministrativi e 78 servizi igienici, trasformando il palazzo in una vera e propria cittadella autosufficiente nel cuore di Londra.
Nonostante le sue dimensioni di 108 metri per 120 metri e un’altezza di 24 metri, Buckingham Palace è più piccolo se comparato con altri palazzi reali come il palazzo dello Zar a San Pietroburgo, il Palazzo Reale di Madrid o il Louvre a Parigi.
Attualmente, il palazzo serve non solo come residenza del re Carlo III e della regina Camilla, ma anche come residenza di altri membri della famiglia reale, inclusi il duca di York e il duca e la duchessa di Edimburgo. Oltre alla sua funzione residenziale, ospita l’ufficio della monarchia e coordina tutte le attività associate alla Corona.
Architettura, interni ed esterni di Buckingham Palace
La facciata principale di Buckingham Palace, quella che vedi quando ti avvicini al palazzo dal Victoria Memorial, è stata ridisegnata nel 1913 dall’architetto Sir Aston Webb con uno stile neoclassico e realizzata in pietra di Portland.
Il famoso balcone centrale, aggiunto nel 1851, è diventato uno dei punti più riconoscibili del palazzo. Qui la famiglia reale si affaccia durante le grandi occasioni, dal Giubileo alle nozze reali, creando alcuni dei momenti più iconici della storia britannica moderna. Le cancellate che circondano il palazzo sono realizzate in ferro battuto e oro.
Il Quadrilatero
Il palazzo è costruito attorno ad un quadrilatero centrale, un cortile interno che serve sia funzioni pratiche che cerimoniali. I quattro lati del quadrilatero hanno funzioni diverse: l’ala principale ospita le Sale di Stato, l’ala est contiene gli appartamenti privati della famiglia reale, mentre le ali nord e sud ospitano uffici e alloggi per il personale.
Gli interni
L’interno di Buckingham Palace combina magnificenza decorativa con funzionalità moderna; i corridoi principali sono progettati per permettere il movimento di grandi folle durante le cerimonie di stato.
L’uso del colore all’interno del palazzo segue codici specifici: il rosso domina nelle sale più formali, simboleggiando potere e maestosità, mentre il blu e l’oro creano ambienti più raffinati nelle sale di ricevimento.
Le Sale di Stato
Le Sale di Stato di Buckingham Palace rappresentano il cuore della visita del palazzo, offrendo uno sguardo privilegiato sugli ambienti dove si svolgono le cerimonie più importanti della monarchia britannica.
La Sala del Trono
La Sala del Trono è forse l’ambiente più emblematico di tutto il palazzo. Qui si svolgono le cerimonie di investitura, le udienze formali e i ricevimenti di stato. La sala è dominata da due troni in stile neoclassico, utilizzati dal sovrano e dalla consorte durante le cerimonie ufficiali.
L’alto soffitto dorato, le colonne corinzie e i drappeggi in velluto rosso creano un’atmosfera di solennità assoluta.
Le pareti sono decorate con ritratti di monarchi precedenti, creando una continuità visiva che collega il presente al passato glorioso della monarchia britannica. Il pavimento in parquet riflette la luce dei lampadari di cristallo, amplificando la sensazione di magnificenza.
La Sala da Ballo
La Sala da Ballo, la più grande delle Sale di Stato, ospita i banchetti di gala e le cerimonie di investitura. Con i suoi 36 metri di lunghezza, può ospitare fino a 160 persone sedute per un banchetto formale.
Il soffitto della sala è un capolavoro di decorazione vittoriana, con elaborate modanature dorate e un lampadario centrale che pesa oltre una tonnellata. Le pareti sono adornate con dipinti che raccontano la storia militare britannica.
La Sala da Pranzo di Stato
Anche se la Sala da Pranzo di Stato non è accessibile durante la visita estiva del 2025 a causa dei lavori di ristrutturazione, vale la pena conoscere la sua importanza. Questa sala ospita i banchetti ufficiali per i capi di stato in visita, con una tavola che può essere estesa per ospitare fino a 170 commensali.
La sala è famosa per la sua collezione di porcellane reali e per il servizio da tavola dorato, utilizzato solo nelle occasioni più importanti. Ogni elemento, dalla posizione dei bicchieri alla scelta dei fiori, segue un protocollo centenario che trasforma ogni cena in una cerimonia di stato.
Le sale 1844 Room e Carnarvon Room
Per la prima volta, potrai visitare due sale normalmente chiuse al pubblico: la 1844 Room e la Carnarvon Room. Queste stanze offrono una prospettiva diversa sulla vita quotidiana del palazzo, mostrando come spazi più intimi vengano utilizzati per incontri diplomatici meno formali.
La 1844 Room mantiene l’arredamento originale dell’epoca vittoriana; qui si svolgono riunioni private con primi ministri e ambasciatori, in un’atmosfera più raccolta rispetto alle grandi Sale di Stato.
La Carnarvon Room, tradizionalmente utilizzata come biblioteca privata, ospita una collezione di libri rari e manoscritti che documentano la storia della monarchia britannica. Le pareti rivestite in legno e le poltrone in pelle creano un ambiente accogliente che contrasta con la grandiosità delle altre sale.
Le collezioni d’arte: i tesori nascosti nelle sale reali
Buckingham Palace ospita una delle collezioni d’arte private più importanti al mondo, con oltre 7.000 dipinti, 40.000 acquerelli e disegni, e migliaia di sculture e oggetti d’arte decorativa.
Durante la tua visita, potrai ammirare opere di artisti come Rembrandt, Rubens, Canaletto e Van Dyck. La collezione riflette il gusto artistico della famiglia reale nel corso dei secoli, con una particolare predilezione per i ritratti e le scene di vita reale.
I dipinti non sono semplici decorazioni, ma documenti storici che raccontano alleanze politiche, celebrazioni dinastiche e momenti cruciali della storia britannica. Ogni ritratto ha una storia da raccontare, dai matrimoni reali alle vittorie militari.
La collezione di arte decorativa include porcellane, orologi, mobili e oggetti preziosi provenienti da tutto il mondo. Molti di questi pezzi sono doni diplomatici ricevuti durante visite di stato, che hanno trasformato il palazzo di Buckingham in una galleria della diplomazia internazionale.
I giardini di Buckingham Palace
I giardini di Buckingham Palace è il più grande giardino privato della capitale britannica, un’oasi verde nascosta dietro le mura del palazzo; progettati nel 1820 da Capability Brown, il più famoso architetto paesaggista dell’epoca, il design segue lo stile del giardino inglese, con aree naturali che nascondono in realtà un’attenta pianificazione.
Il lago artificiale ospita oltre 30 specie di uccelli e una straordinaria biodiversità urbana, tra cui alcuni esemplari rari che hanno trovato rifugio in questo ambiente protetto. La vegetazione include oltre 1.000 alberi, alcuni dei quali piantati dai membri della famiglia reale in occasioni speciali. Ogni pianta ha una storia da raccontare, dai ciliegi giapponesi donati dall’imperatore del Giappone ai tigli piantati dalla Regina Elisabetta II.
I Garden Party
Durante l’estate, i giardini ospitano i famosi Garden Party reali, eventi che combinano tradizione e modernità, e possono ospitare fino a 8.000 invitati; si tratta di un modo per la famiglia reale di ringraziare cittadini che si sono distinti nel servizio pubblico. Durante la tua visita, potrai camminare attraverso alcune aree normalmente riservate a questi eventi, immaginando l’atmosfera festosa che si crea quando i giardini si riempiono di ospiti.
Il cambio della guardia a Buckingham Palace
Il Cambio della Guardia è una cerimonia militare che avviene regolarmente a Buckingham Palace a Londra. Coinvolge il passaggio del ruolo di guardia responsabile della sicurezza del palazzo e dell’ufficiale in comando. La cerimonia è un’attrazione turistica molto popolare, poiché combina elementi di spettacolo e tradizione militare.
Il Cambio della Guardia affonda le sue radici nel XVI secolo, quando Enrico VIII istituì una guardia permanente per proteggere il sovrano. La cerimonia attuale ha preso forma durante il regno di Carlo II, che volle creare uno spettacolo pubblico che dimostrasse la potenza militare della monarchia.
La cerimonia non è solo uno spettacolo: rappresenta il momento in cui la responsabilità della sicurezza del palazzo passa da un gruppo di guardie ad un altro. Ogni movimento, ogni comando ha un significato preciso e una funzione nella complessa macchina della sicurezza reale.
Orari e frequenza
Gli orari del Cambio della Guardia possono variare a seconda della stagione e degli eventi programmati. Si svolge solitamente nei giorni di lunedì, mercoledì, venerdì & domenica alle 11:00, mentre nei giorni di martedì, giovedì e sabato alle 15, e in totale dura circa 45 minuti.
Controlla gli orari aggiornati sul sito della British Army prima di pianificare la tua visita, poiché potrebbero subire variazioni. Arriva in anticipo per trovare un buon posto di osservazione.
La cerimonia inizia a St. James’s Palace e culmina davanti a Buckingham Palace, offrendo diverse opportunità di osservazione. Per avere una buona vista, ti consiglio di arrivare almeno 30/60 minuti prima dell’inizio della cerimonia: i migliori punti di osservazione sono lungo le cancellate del palazzo, davanti alla statua Victoria Memorial, e lungo The Mall.
Domande frequenti – FAQ
È possibile visitare Buckingham Palace tutto l’anno?
Le Sale di Stato sono aperte solo durante l’estate e durante visite guidate selezionate nei mesi invernali. Il palazzo non è mai completamente chiuso al pubblico, ma l’accesso varia in base al periodo dell’anno.
Quanto tempo serve per visitare Buckingham Palace?
La visita completa delle Sale di Stato richiede circa 2-3 ore, incluso il tempo per la guida audio e la mostra temporanea. Se vuoi combinare la visita con il Cambio della Guardia, calcola almeno mezza giornata.
Si possono fare foto all’interno del palazzo?
No, le fotografie sono vietate all’interno di Buckingham Palace. Puoi fotografare liberamente negli spazi esterni, inclusi i giardini accessibili durante la visita.
Cosa succede se piove durante la visita?
La visita alle Sale di Stato si svolge all’interno, quindi la pioggia non influisce sull’esperienza. Tuttavia, il Cambio della Guardia può essere cancellato in caso di maltempo.
È necessario vestirsi in modo particolare?
Non esiste un dress code specifico per i visitatori, ma è consigliabile un abbigliamento rispettoso e comodo per camminare.
Come si capisce se il re è a Buckingham Palace?
Quando Re Carlo III si trova all’interno del palazzo, sul pennone di Buckingham Palace viene issato lo stendardo reale, al contrario quando il Re è assente viene issata la Union Jack, la bandiera del Regno Unito).